Covid-19 a Mazara del Vallo (TP), primo caso di variante sudafricana in Sicilia

La variante sudafricana del Covid-19 sbarca in Sicilia. Il contagiato sarebbe un marittimo 32enne di Mazara del Vallo, nel trapanese. L’uomo avrebbe vissuto due mesi in Africa per motivi lavorativi. L’11 febbraio è ritornato nell’isola risultando negativo al tampone rapido effettuato all’aeroporto di Palermo. Il soggetto, però, qualche giorno più tardi avrebbe percepito dei sintomi riconducibili al virus. È scattato l’isolamento per lui e la moglie. Entrambi sono risultati positivi dopo i tamponi eseguiti a Trapani. L’ASP locale ha inviato al Policlinico di Palermo il materiale per le analisi. Da questi esami sarebbe emersa la presenza della variante sudafricana.

Il sindaco, Salvatore Quinci, è intervenuto sulla vicenda:

Cari concittadini, in questi giorni è stato riscontrato nella nostra città il primo caso in Sicilia di variante sudafricana. Una mutazione pericolosa del virus la cui presenza nei nostri territori deve metterci in allarme in quanto può mettere a repentaglio tutti i sacrifici fatti in questi mesi.

Siamo contenti di essere passati in zona gialla e di riassaporare un po’ di libertà. Essere in zona gialla però, non significa poter fare quello che vogliamo. I nostri comportamenti devono essere responsabili e corretti, e occorre evitare passi indietro nella lotta al virus. Dobbiamo provare a convivere con il virus e l’unico modo per farlo è rispettando le regole. Usiamo la mascherina ovunque siamo e ovunque andiamo, manteniamo le distanze, evitiamo baci ed abbracci e usiamo il gel per le mani.

Faccio appello al senso di responsabilità di ciascuno di voi, agli adulti, ai tanti giovani che in questi giorni stanno ritrovando il più che legittimo gusto delle relazioni e dello stare assieme. Tutti noi possiamo ammalarci ed essere potenziale veicolo di contagio. Ognuno di noi è chiamato a fare il proprio dovere individualmente e in gruppo. So bene che abbiamo tutti bisogno di tornare a vivere, a lavorare, ad avere relazioni sociali vere, ma se non faremo tesoro dell’esperienza fatta e prenderemo questa fascia gialla come un “liberi tutti”, questo traguardo sarà più difficile da raggiungere

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